Di particolare interesse è la breve ma intensa ed efficace Introduzione che, utilizzando in maniera dimessa e dolente, in tempo di Andante Largo, due frammenti melodici del tema, riesce a creare un’atmosfera di attesa carica di tensione e tale da produrre un effetto quasi “esplosivo” alla successiva entrata del tema.[1] In questo gioco di natura emotiva assumono un’importanza determinante tanto il ruolo del tempo, scandito dall’inesorabile procedere di un pedale di dominante, quanto il ruolo della dinamica e del timbro che, aderendo al moto ascendente della frase, producono un forte e graduale incremento della tensione nell’ascoltatore.
Dalla rappresentazione schematica del brano (Fig.2), si può notare che la configurazione complessiva del periodo risulta essere un’unica grande campata costituito da sei segmenti che formano due frasi la prima delle quali, pur avendo una tessitura molto più ampia della seconda, risulta acusticamente più bassa.
Per realizzare un graduale incremento dinamico-timbrico della melodia si deve innanzitutto evitare che il La della battuta 6, culmine della prima frase, venga preso sulla 1a corda, essendo questa da riservare al Si della battuta 15, culmine dell’intero periodo. Data la progressione ascendente dei primi tre frammenti, si potrà iniziare con un tocco scuro dalla corda più grave, la 6a , per schiarire gradualmente fino al La della battuta 6 e ripiegare sul Do diesis della 3a corda per chiudere la prima frase. [2]
Per la seconda frase, la cui escursione melodica è quasi totalmente compressa entro un intervallo di quinta, sarà sufficiente giocare in maniera analoga sulle sole prime due corde.
Fatta questa analisi preliminare, non rimane che adottare una diteggiatura che consenta di realizzare, nella maniera più aderente possibile, gli intenti teorici. Quanto alla velocità, se si vuole evitare che le figurazioni di semicrome possano creare un inopportuno momento di concitazione invece che rimanere semplici attimi di sospensione che non devono infrangere la regolarità dell’andamento generale, è consigliabile non superare il valore metronomico di semiminima = 50.
Va da sé che un ancor più efficace effetto timbrico si potrà ottenere ricorrendo, oltre che alla registrazione della diteggiatura qui adottata, anche ai diversi tipi di attacco della mano destra suggeriti dalle sigle timbriche.
Una breve precisazione va fatta sulle legature tecniche iniziali fra due corde contigue: nei testi ottocenteschi, i segni di legatura fra note poste su corde diverse (nel nostro caso, La-Re e La-Mi), indicavano un semplice scivolamento da una corda all’altra del pollice in tocco appoggiato e pertanto le sole vere legature tecniche da effettuare sono quelle fra Re e Do diesis e fra Mi e Re diesis. Gli asterischi stanno ad indicare lo smorzato della prima nota, da effettuare immediatamente dopo aver suonato la seconda, allo scopo di evitare la sovrapposizione armonica dei due suoni che devono restare rigorosamente melodici.