Il nuovo progetto metodologico.
La metodologia didattica iniziata sul finire del Seicento, fatta propria dalla scuola ottocentesca e largamente in uso ancor oggi, si fonda sull’assimilazione allo stadio di riflessi condizionati delle formule lessicali più ricorrenti da applicare con estrema immediatezza, come un “prêt-¬à-jouer”, nelle opere musicali classico-romantiche di impronta tonale.
Si deve riconoscere che un siffatto sistema ha funzionato bene per quasi due secoli, ma poi la lenta dissoluzione del sistema tonale prodotta dal cromatismo, dalla politonalità e dalla atonalità, nonché la scoperta di una nuova e severa vocazione contrappuntistica del nostro strumento, hanno finito per mettere in luce i limiti tecnici ed estetici di un tale catalogo di figure manuali non più rispondenti ad un repertorio nel quale è dato riscontrare con sempre maggiore frequenza passi melodici e agglomerati armonici un tempo inammissibili. È dunque facile capire come in risposta all’incalzante evoluzione della tecnica compositiva si sia reso necessario un adeguato aggiorna-mento della tecnica strumentale.
Un metodo che oggi si voglia completo e lungimirante, oltre a non essere più improntato unicamente sul linguaggio tonale e sul modo di suonare proprio del suo ideatore né fondarsi su ormai superati clichés meccanici, deve configurarsi come un complesso di procedimenti tecnici il più possibile neutri, ossia tali da poter essere applicati in maniera estemporanea nei più svariati contesti musicali.
Il primo passo da compiere per raggiungere tale obiettivo è dunque quello di partire da un’attenta disamina delle diverse strutture musicali realizzabili con lo strumento per capire cosa e quanto gli si può chiedere e studiare in quale modo tali strutture possano venire realizzate praticamente.
Oggetto del breve seminario sarà l’illustrazione del metodo Analitico-Strutturale, un progetto di studio sistematico e progressivo fondato su una precisa idea di apprendistato artigianale che abbraccia, senza soluzione di continuità, tutto l’arco dell’iter didattico, dal primo approccio allo strumento fino al raggiungimento del virtuosismo.