Premessa

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Dove vada a parare questa premessa è presto detto. Attraverso lo studio di un appropriato repertorio didattico adeguato alle sempre maggiori disponibilità tecniche via via acquisite e costituito da opere diverse per epoca, autore, genere e forma, è possibile utilizzare in modo redditizio il  tempo disponibile offrendo allo studente l’opportunità di completare, di pari passo con la sua formazione strumentale, la sua formazione artistica.

Non va infine dimenticato che la chitarra possiede un vasto repertorio originale antico,  classico e moderno sicché in essa “col passar del tempo, si sono venuti a sedimentare i valori essenziali di nobili strumenti decaduti (liuto, vihuela e chitarra barocca) dei quali raccoglie l’eredità  senza rinunciare al suo carattere e a quanto deve al popolo per le proprie origini”(De Falla). Da questa autorevole considerazione emerge l’esigenza culturale di includere nel repertorio didattico, oltre alle opere dei Maestri dell’Ottocento, tanto le pagine di musica antica che quelle di origine popolare con le  rispettive peculiari connotazioni storiche e stilistiche.

Non deve quindi sembrare pletorico l’elenco dei numerosi pezzi  proposti nelle Tabelle, dalle Miniature slave alle Bagatelle in Rondò, dai Jeux d’enfants alle Pagine scelte con i Sanz, i De Visée e i Roncalli; dalla  Miniantologia di musica  antica al Metodo secondo con le variazioni su melodie popolari.

Oltre a queste tante finestre da aprire sul più variegato panorama musicale, un posto di grande rilievo deve spettare anche alle trascrizioni del trittico stilistico barocco-classico-romantico con Il Primo Bach, Mozartiana e Album per la gioventù di Ciaikowski dall’innegabile e fondamentale valore formativo tecnico e artistico.