Contrappunto melodico a tre voci
Tanto nei metodi classici quanto in quelli più recenti, il primo approccio allo studio della chitarra è affidato di massima alle strutture armonico-melodiche, e se mai una struttura contrappuntistica fa la sua comparsa, essa è del tipo misto che, in quanto consistente in un semplice ordito di poche note tastate immerso in una trama di corde a vuoto, richiede un limitato impegno della mano sinistra (Fig.1).
Per trovare passi di contrappunto melodico puro, di ben maggiore impegno in quanto realizzato interamente con note tastate, bisogna arrivare alle soglie del quinto anno di studio con le trascrizioni di pagine per liuto barocco o tastiere di un certo rilievo, e con le composizioni di autori moderni non chitarristi (Fig.2).[1]
La realizzazione del contrappunto melodico puro richiede, oltre ad una corretta predisposizione basilare in assetto frontale della sinistra, il più perfetto e sensibile meccanismo tecnico di entrambe le mani:
- per la sinistra la massima rapidità e precisione nelle variazioni di assetto nonché l’assoluta indipendenza e sensibilità di ogni singolo dito all’entità della pressione sulle corde nelle più varie condizioni di curvatura, inclinazione, divaricazione o contrazione;
- per la destra, un’estrema sicurezza negli attacchi e la capacità di conferire il più appropriato rilievo dinamico ad ogni singola voce.
È evidente che tali e tanto delicate abilità delle mani non sono di facile acquisizione, tanto più se nei primi anni di studio l’insistenza esclusiva su esercizi e studi del primo repertorio ottocentesco finisce per conferire alla mano destra l’impronta tipica della dislocazione stretta delle dita ima sulle prime corde e alla sinistra un assetto obliquo e per lo più statico.
In mancanza di un repertorio didattico semplice e piacevole di contrappunto puro è giocoforza ricorrere alla pratica precoce di esercizi specifici volti ad accelerare il naturale processo di acquisizione e sviluppo di una adeguata e funzionale tecnica manuale in vista di un successivo approccio alla letteratura musicale di livello superiore.
Contrappunto armonico a tre voci
L’estemporanea coincidenza verticale di note appartenenti a più voci in contrappunto si può concretizzare sulla chitarra in un tipo di contrappunto armonico consistente nella successione di figure accordali [2] vincolate o transitorie. Le figure vincolate sono di carattere statico in quanto realizzate esercitando una pressione simultanea e uniforme di più dita contro il manico (Fig.3) [3].
Le figure transitorie, di carattere dinamico in quanto generate dall’azione differita nel tempo dei singoli poli, costituiscono i moduli elementari del contrappunto melodico puro che richiede il più sofisticato gioco della sinistra: ogni dito deve saper agire in maniera dissociata, staccandosi dalla corda o rimanendo in pressione pur ruotando, distendendosi o ripiegandosi in piena autonomia motoria rispetto alle altre dita (Fig.4).
Esercizi per la mano sinistra
La Lezione V del testo Tecnica fondamentale degli accordi [4] contiene 12 esercizi di “melodizzazione” delle singole note di varie figure accordali miranti a far emergere sempre chiaro e forte il suono di una singola voce in contrapposizione al pianissimo delle altre voci (Fig.5).
Per realizzare le pause occorre applicare simultaneamente lo staccato di sinistra per fermare le vibrazioni delle corde tastate (sollevando di poco le dita dalle corde senza staccarsene), e lo smorzato di destra per spegnere le vibrazioni delle corde a vuoto.
Un ulteriore e più impegnativo passo per l’acquisizione dell’abilità dissociativa delle dita si presenta negli esercizi della Lezione VI del medesimo testo in cui un dito posto su una corda per sostenere le note comuni di due accordi non cessa di premere, pur ruotando su di essa come su un perno, per consentire il libero movimento di divaricazione o di contrazione delle altre dita. Per realizzare le pause di ottavo è sufficiente in questi casi effettuare il solo smorzato di sinistra allentando la pressione delle dita sulle corde senza staccarsene (Fig.6).
Infine, per uno studio ancor più approfondito sulla tecnica della dissociazione digitale, è utile praticare i “50 Esercizi per la mano sinistra” [5] a tre voci, utili anche per prendere coscienza della sorprendente duttilità geometrica della mano (Fig.7).
Esercizi per la mano destra
Il gioco della mano destra nella realizzazione di un passo contrappuntistico non è dissimile da quello da mettere in atto per realizzare un passo a struttura armonica: si tratta di attaccare più corde simultaneamente per eseguire accordi o in tempi differiti per eseguire arpeggi più o meno complessi. Le situazioni più difficili possono verificarsi quando le corde interessate non sono contigue, come nell’esempio di Fig.7, ma a distanza variabile come negli esempi delle Fig. 2 e 8.
Esercizi specifici basilari sugli accordi e gli arpeggi a corde late sono reperibili in 12 Lezioni di tecnica superiore (Lezioni VIII, IX e X) e nei 4 Studi giornalieri.[6]
Alla mano destra spetta anche il delicato e peculiare compito di realizzare il gioco dinamico necessario per fare emergere dalla trama sonora la voce principale. Numerosi esercizi finalizzati alla pratica dei tocchi differenziati sono reperibili in diverse Lezioni de L’Arte della mano destra.[7]
[1] Sulle diverse specie di contrappunto v. M.Storti: Trattato di chitarra, Cap.127.
[2]“Fra le dita del liutista la trama del contrappunto si sfilaccia e si ricompone in accordi” (Pierre Citron:François Couperin, Solfèges).
[3] M.Storti, Trattato di chitarra, Cap.31 e 32.
[4] Edizioni Curci.
[5] Testo incluso nel manuale Scuola della chitarra, vol.II (Carisch).
[6] Edizioni Volontè &Co.
[7] Edizioni Volontè &Co.